Posizione Zodiaco Siderale | 0˚Ari-13˚20′Ari |
Simbolo | Testa di cavallo |
Pianeta regolatore | Ketu |
Natura | Divina-Deva |
Tendenza primaria | Dharma |
Animale Simbolo | Stallone |
Suoni | Chu, chey, cho, la |
Divinita’ Vedica | Ashwini |
Ashwini significa “cavaliere” o colui che “doma i cavalli” e il simbolo e’ appunto il cavallo.
Il cavallo rappresenta il desiderio e l’energia creativa , e il cavaliere e’ colui capace di domare i desideri.

Ashiwini Kumara nella mitologia vedica sono i figli gemelli del Sole (chiamati Nasatya e Dasra), e sono i medici, i guaritori degli Dei, sono considerati la divinità dell’ayurveda.
Le persone nate sotto l’influenza di tale Nakshatra sono dotate di una grande abilità di guarire gli altri e di ottenere le cose. Possiedono una grande energia, sono avventurose, passionali, hanno molte idee, possiedono un forte senso dell’Ideale, ma possono anche essere testarde e impulsive.
Lo Skanda Purana (un antico testo sanscrito indiano) descrive la nascita degli Ashwini.
Si racconta che Surya (Il Sole- L’IO), era sposato con Sanjana (che significa intelletto), la figlia di Vishwakarma (L’architetto dell’universo). Questa era molto innamorata di Surya, ma lui era troppo caldo e luminoso, e lei non era capace di sopportare tale luce e calore al punto che fu costretta a lasciarlo sostituendosi con la sua donna di servizio di nome Chhaya.
(Chhaya significa “ombra”).
Surya continuò a vivere con Chhaya credendo che fosse Sanjana e amò Chhaya allo stesso modo in cui aveva amato la sua vera moglie, al punto da avere altri figli con lei.
Sanjana, dopo un po, comprese di aver fatto un terribile errore e tornò da Surya, ma nel vederlo felice con Chhaya andò su tutte le furie, si trasformò in un cavallo e fuggì via.
Surya, avendo realittato tutto, si trasformò in uno stallone e rincorse Sanjana. Quando la trovò, si unirono di nuovo e dalla loro unione nacquero gli Ashwini, i due gemelli con il corpo umano e la testa di cavallo.

Gli Ashwini sono i gemelli magici e rappresentano l’unità segreta nascosta nella dualità, il potere dell’integrazione degli opposti.
Spesso sono descritti alla guida di un carro che si muove attraverso il cielo, intenti a salvare chi è in difficoltà attraverso la loro conoscenza delle arti magiche che include la conoscenza di erbe e unguenti che hanno il potere di guarire. Possiedono il segreto dell’immortalità ed hanno il potere di resuscitare i morti.
Una storia interessante riguardo gli Ashwini e’ quella del Rishi Chyavana.
Tale storia e’ anche utile a comprendere gli Aswhini dal punto di vista delle relazioni con il partner. Si narra che il Re Sharyati stava conducendo una battuta di caccia con il suo esercito nei pressi del rifugio del Rishi (i Rishi erano una sorta di Santi/Veggenti dotati di particolari poteri ottenuti attraverso intense pratiche yogiche). Insieme al Re c’era la sua unica figlia Sukhanya, che nel cacciare un’antilope entrò nella grotta del rishi. Il Rishi era in profonda meditazione e il suo corpo era coperto di foglie e solo i due occhi luminosi erano visibili. Shkhanya punse gli occhi con un bastone ignorando che fossero gli occhi del rishi. Il Rishi si fece male e andò su tutte le furie e lanciò una maledizione all’esercito di Sharyati. Il Re osservando l’effetto negativo della maledizione sul suo esercito andò a scusarsi con il Rishi e riuscì ad accordarsi con quest’ultimo dandogli a malincuore sua figlia Sukhanya come sposa.
Un giorno gli Ashwini si trovarono a passare nei pressi dell’eremitaggio di Chyavana e videro il Rishi e la bella Sukhanya bagnarsi nel fiume. Gli Ashwini s’infatuarono di Sukhanya e tentarono di sedurla dicendole che non era giusto che una ragazza così bella e giovane fosse sposata con un uomo così anziano.
Sukhanya rifiutò la proposta degli Ashwini e disse che era un’offesa ciò che stavano tentando di fare e che per tale motivo avrebbe lanciato una maledizione contro di loro.
Gli Ashwini apprezzarono il fatto che la giovane non solo era bella ma era anche dotata di alti valori e dissero che per farsi perdonare avrebbero ringiovanito il rishi. Quindi attraverso una serie di trattamenti (tra cui l’utilizzo di una particolare preparazione ayurvedica che oggi e’ conosciuta come Chyavanprash, in onore del Rishi Chyavan) ridiedero la giovinezza all’anziano Rishi. Nell’ultima fase del trattamento, tuttavia, Gli Ashwini attuarono uno stratagemma per ottenere la giovane e insieme al Rishi, s’immersero in un laghetto e riemersero tutti e tre identici, e tutti e tre’ si offrirono a Sukhanya.
Sukhanya riuscì comunque a capire chi dei tre fosse suo marito e rimase con lui.
Da queste storie possiamo comprendere la natura degli Ashwini, Figli del Sole (Ego) e dell’Intelletto (Sanjana), pronti sempre ad aiutare, dotati di desiderio e passione, e pronti a riconoscere il bello non solo nell’aspetto superficiale (la bellezza fisica) ma anche nell’aspetto interiore (i valori).